GIURISPRUDENZA
.Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza numero 8079 del 08/10/2024
Circolazione Stradale - Artt. 5, 6 e 7 del Codice della Strada - Uso del casco protettivo nella guida dei monopattini a propulsione prevalentemente elettrica - Adozione di Ordinanza - Illegittimità - In tema di circolazione stradale, la normativa statale, e segnatamente il codice della strada, non assegna in alcun modo alle Regioni e agli altri enti territoriali, tra cui i comuni, il potere di imporre l’adozione di caschi protettivi in sede di utilizzo di monopattini a propulsione prevalentemente elettrica, o qualsiasi mezzo a due ruote, sul territorio comunale da parte dei conducenti maggiorenni, pena la frammentazione, su base locale, di un tessuto di regole che deve invece rimanere unitario.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 8397 del 28/03/2024
Circolazione Stradale - Artt. 7, 158 e 198 del Codice della Strada - ZTL - Divieto di fermata e di sosta dei veicoli prolungato nel tempo - Istituto della continuazione - Inidoneità dei rimedi - Il trasgressore che lascia il veicolo in panne in sosta vietata per oltre un mese in una Zona a Traffico Limitato senza adoperarsi per spostare autonomamente il mezzo o, in alternativa, avvisare la Polizia Municipale dell'accaduto per ottenerne la collaborazione ai fini della rimozione in caso d'impossibilità di deroga temporanea al divieto, non può invocare l'errore sul fatto ed escludendo anche, nella fattispecie, l'applicabilità dell'istituto della continuazione.
.Consiglio di Stato, Sezione V, sentenza numero 282 del 09/01/2024
Circolazione Stradale - Art. 7 del Codice della Strada - Istituzione di una ZTL con divieto di accesso 24 ore su 24 ore di tutti i giorni dell'intero anno solare - Ingresso dei residenti senza sosta solo in determinati periodi dell'anno - E' costituzionalmente legittima una previsione come quella dell'art. 7 del Codice della strada di istituire una ZTL 24 ore al giorno e per l'intero anno solare in quanto l'art. 16 della Costituzione consente limitazioni giustificate in funzione di altri interessi pubblici egualmente meritevoli di tutela; la parziale limitazione della libertà di locomozione e di iniziativa economica, inoltre, è giustificata laddove derivi dall'esigenza di tutela rafforzata di patrimoni culturali e ambientali, specie di rilievo mondiale o nazionale, così come pure è legittima la diversità del regime circolatorio in base al tipo, alla funzione e alla provenienza dei mezzi di trasporto, specie quando una nuova disciplina sia introdotta gradualmente e senza soluzioni di continuità.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 27342 del 26/09/2023
Circolazione Stradale - Art. 7 del Codice della Strada - Circolazione su corsia preferenziale - Ripristino del divieto - comunicazione della riattivazione - In tema di opposizione a verbale di contravvenzione a seguito della cessazione del periodo di sospensione del divieto di circolazione su corsia preferenziale, la dimostrazione dell'esistenza di una situazione di fatto tale da non consentire al conducente di rendersi conto di aver imboccato una corsia preferenziale riattivata grava sull'opponente e non sulla Pubblica Amministrazione.
.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 7881 del 23/02/2023
Circolazione Stradale - Artt. 7 e 145 del Codice della Strada - Incrocio con strada pedonalizzata - Incidente stradale - Scontro con velocipede - Osservanza delle regole di comune prudenza - Prima di attraversare l'area di intersezione con una seconda via, anche se pedonalizzata chiusa al traffico, il conducente del veicolo è comunque tenuto ad osservare le regole generali cautelari di comune prudenza contenute nel codice della strada, atteso che l'area pedonale è comunque percorsa da adulti e bambini e, nonostante espressamente vietato, anche da biciclette.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 3432 del 03/02/2023
Circolazione Stradale - Artt. 7, 52, 53 e 157 del Codice della Strada - Sosta - Quadricicli a motore - La microcar a quattro ruote che, per caratteristiche tecniche e costruttive, è ricompresa nella categoria dei quadricicli a motore di cui all’art. 53, comma 1, lett. h) del C.d.S. posteggiata negli spazi adibiti alla sosta per i ciclomotori, non può derogare alla norma prescritta dall'art. 351, comma 2 del regolamento del C.d.S. secondo la quale nelle zone di sosta in cui gli spazi destinati a ciascun veicolo sono delimitati da segnaletica orizzontale, i conducenti devono parcheggiare il proprio veicolo nello spazio tracciato e ad esso destinato, senza invadere gli spazi contigui.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 3392 del 03/02/2023
Circolazione Stradale - Artt. 7, 39, 40 e 45 del Codice della Strada - Corsia riservata ai mezzi pubblici - Rilevamento delle infrazioni - Utilizzo apparecchiatura di controllo dei varchi di accesso alle zone ZTL e ai centri storici - Le infrazioni per aver impegnato la corsia riservata ai mezzi pubblici, segnalata e pubblicizzata adeguatamente attraverso apposita segnaletica con modalità ritenuta idonea, riattivata dopo un lungo periodo di inattività con rilevamento mediante l'uso degli apparecchi di video ripresa già autorizzati per il controllo dei varchi di accesso alle ZTL e ai centri storici, sono legittime e non necessitano di altra autorizzazione, anche se dette corsie non sono collocate materialmente in corrispondenza od all'interno dei detti varchi.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione VI, ordinanza numero 1182 del 17/01/2023
Circolazione Stradale - Artt. 7, 39, 40 e 45 del Codice della Strada - Corsia Preferenziale - Riattivazione - Pubblicità - Segnaletica - Rilevamento degli illeciti - La riattivazione della corsia preferenziale, dopo lungo tempo rimasta inattiva, segnalata e pubblicizzata adeguatamente attraverso apposita segnaletica con modalità ritenuta idonea, rendendo valida la rilevazione degli illeciti su corsie riservate ai mezzi pubblici mediante l'uso degli apparecchi di video ripresa già autorizzati per il controllo dei varchi di accesso alle zone ZTL e ai centri storici, senza la necessità di altra autorizzazione, anche se dette corsie non sono collocate materialmente in corrispondenza od all'interno dei detti varchi.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 37860 del 28/12/2022
Circolazione Stradale - Artt. 7, 85 e 204-bis del Codice della Strada - Servizio di noleggio con conducente per trasporto di persone - Autobus N.C.C. - Circolazione nelle corsia riservata ai mezzi pubblici e nelle ZTL - Autorizzazione - Permesso a titolo oneroso previo versamento di un canone - Produzione atti - Nel giudizio di opposizione a sanzione amministrativa, grava sull'amministrazione opponente l'onere di provare gli elementi costitutivi dell'illecito, ma la sua inerzia processuale non determina l'automatico accertamento dell'infondatezza della trasgressione, in quanto il giudice può sopperirvi sia valutando i documenti già acquisiti sia disponendo d'ufficio i mezzi di prova ritenuti necessari, alla luce del fatto che la trasmissione di questi atti relativi all'accertamento da parte dell'autorità che ha emesso l'atto impugnato non è soggetta ad un termine perentorio, che permane anche in appello, a differenza di quanto accade per il rito ordinario.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 37856 del 28/12/2022
Circolazione Stradale - Art. 7 del Codice della Strada - Circolazione in Zona a Traffico Limitato - Permesso - Mancanza - Errore di fatto - Appellarsi all'errore di diritto sulla liceità della condotta per aver effettuato numerosi ingressi in Zona a Traffico Limitato può rilevare in termini di esclusione della responsabilità amministrativa, al pari di quanto avviene per la responsabilità penale in materia di contravvenzioni, solo quando esso risulti inevitabile, occorrendo a tal fine, da un lato, che sussistano elementi positivi, estranei all'autore dell'infrazione, che siano idonei ad ingenerare in lui la convinzione della liceità della sua condotta e, dall'altro, che l'autore dell'infrazione abbia fatto tutto il possibile per osservare la legge, onde nessun rimprovero possa essergli mosso, neppure sotto il profilo della negligenza omissiva.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 37851 del 28/12/2022
Circolazione Stradale - Artt. 2, 3, 6, 7 e 193 del Codice della Strada - Definizione e classificazione delle strade - Obbligo dell'assicurazione di responsabilità civile - Veicolo in sosta - Anche quando il veicolo è alloccato in area privata senza dimostrare che il tratto di strada fosse privato ed inibito al passaggio delle auto di terzi, anche per la sosta temporanea, il parcheggio è comunque aperto alla circolazione e, pertanto, vige l'obbligo della copertura assicurativa per il veicolo che, per quanto in sosta, potrebbe essere coinvolto in sinistri stradali o essere causa o concausa degli stessi.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 37178 del 20/12/2022
Circolazione Stradale - Artt. 7, 39 e 157 del Codice della Strada - Divieto di sosta - Segnaletica verticale - Estremi della ordinanza di apposizione - Mancata indicazione - Obbligo del rispetto della prescrizione - In tema di segnaletica stradale, la mancata indicazione, sul retro del segnale verticale di prescrizione, degli estremi della ordinanza di apposizione, come invece imposto dal Regolamento di esecuzione del codice della strada, non determina la illegittimità del segnale e non esime l'utente della strada dall'obbligo di rispettare la prescrizione, con l'ulteriore conseguenza che detta omissione non comporta l'illegittimità del verbale di contestazione dell'infrazione alla condotta da osservare.
.Tribunale Amministrativo Regionale Puglia Bari, Sezione II, sentenza numero 1771 del 20/12/2022
Circolazione Stradale - Artt. 7, 54 e 185 del Codice della Strada - Provvedimenti del Sindaco - Autocaravan - Divieto di transito, di sosta e campeggio - Adozione derogatoria di ordinanza sindacale contingibile e urgente - E' illegittima l'ordinanza contingibile e urgente adottata dal Sindaco, qualora non sussista il pericolo di un danno grave e imminente, al quale, per il carattere di eccezionalità, non possa farsi fronte con i rimedi ordinari e che richiede interventi immediati e indilazionabili, la cui esigenza principale manifestata dal provvedimento è quella di impedire, attraverso il divieto di transito e di sosta, nei luoghi indicati nell'ordinanza, il campeggio delle autocaravan.
.Tribunale Amministrativo Regionale Lazio, Sezione II, sentenza numero 15711 del 24/11/2022
Circolazione Stradale - Art. 7 del Codice della Strada - ZTL - Aziende servizi pubblici - Circolazione e la sosta a titolo oneroso - Legittimità - E' legittima l'introduzione di contrassegno a titolo oneroso per l'accesso alle ZTL che mira al raggiungimento di obiettivi quali l'innalzamento del livello della vivibilità urbana, la limitazione dei fenomeni di congestione del traffico, la riduzione dei livelli d'inquinamento atmosferico ed acustico, considerato che soddisfa anche le esigenze specifiche di quelle aziende che gestiscono servizi pubblici come quelli riguardanti le telecomunicazioni, funzionali all'effettuazione di interventi di installazione, manutenzione fornitura dei correlati servizi, prevedendo per queste aziende che i contrassegni, senza indicazione della targa e quindi associati ad uno specifico veicolo, consentiranno l'accesso alle ZTL, nella medesima giornata, ad un numero di autoveicoli pari al numero di permessi acquistati.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 24015 del 03/08/2022
Circolazione Stradale - Artt. 3, 7, 40, 188 e 198 del Codice della Strada - Regolamentazione della circolazione nei centri abitati - Circolazione dei veicoli al servizio di persone invalide - Diritto di transito e circolazione dei veicoli al servizio di persone invalide - Registrazione o comunicazione della targa prima dell'accesso - Illegittimità - La norma conferisce all'invalido il diritto personale di poter circolare, su tutto il territorio nazionale, nelle zone urbane a traffico limitato, aree pedonali urbane e corsie riservate ai mezzi pubblici col solo onere di esporre il contrassegno invalidi indicante la destinazione del mezzo al servizio della persona disabile; l'esercizio di tale diritto non può essere condizionato dal preventivo assolvimento di un onere informativo ulteriore a favore dell'ente comunale quale la preventiva registrazione o comunicazione della targa al competente ufficio, poiché risulterebbe errato dal punto di vista giuridico.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione VI - 2, ordinanza numero 8226 del 14/03/2022
Circolazione Stradale - Artt. 3, 7, 40 e 188 del Codice della Strada - Regolamentazione della circolazione nei centri abitati - Circolazione dei veicoli al servizio di persone invalide - Diritto di transito e circolazione dei veicoli al servizio di persone invalide - Registrazione o comunicazione della targa prima dell'accesso - Illegittimità - Il contrassegno invalidi, che autorizza la circolazione e la sosta del veicolo adibito al trasporto di una persona con capacità di deambulazione sensibilmente ridotte anche all'interno delle zone urbane a traffico limitato e delle aree pedonali urbane, è rilasciato alla persona disabile in quanto tale, in modo che se ne possa servire esponendolo su qualsiasi veicolo adibito in quel momento al suo servizio e, perciò, la sua validità non è limitata al territorio del Comune che abbia rilasciato tale contrassegno, ma è estesa a tutto il territorio nazionale.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 7839 del 10/03/2022
Circolazione Stradale - Art. 7 del Codice della Strada - Sosta regolamentata oltre l'orario esposto nel ticket - Pareri ministeriali - Nella casistica riguardante la regolamentazione della sosta previo acquisto ed apposizione del ticket e la protrazione della sosta oltre l'orario indicato, gli eventuali pareri e direttive emanate del Ministero non sono vincolanti per il giudice, non essendo riconducibili alle fonti del diritto.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 4927 del 15/02/2022
Circolazione Stradale - Artt. 6, 7, 157 e 158 del Codice della Strada - Divieto di sosta e di fermata dei veicoli - Esercizio del meretricio esercitato su pubblica via - L'adozione dell'ordinanza sindacale da parte del Sindaco apparentemente finalizzata alla regolamentazione della circolazione stradale di autoveicoli per vietare il meretricio sessuale con estensione ed in modo indiscriminato su tutto il territorio del Comune costituisce un eccesso di potere, avendo il Sindaco, sulla base delle facoltà riconosciutegli dalla sopra richiamata normativa del C.d.S., emesso un provvedimento riguardante, invece, l'ordine pubblico.
.Corte di Cassazione Penale, Sezione IV, sentenza numero 2177 del 19/01/2022
Circolazione Stradale - Artt. 7, 140, 157 e 158 del Codice della Strada - Sosta - Operazioni di carico e scarico delle merci - Intralcio e pericolo - Precauzioni - L'automobilista, il quale colposamente ostruisce la carreggiata, determinando così l'arresto del traffico, è responsabile delle successive collisioni sempre che non sia ravvisabile l'intervento di fattori anomali, eccezionali ed atipici che interrompono il legame di imputazione del fatto alla sua condotta, quale non può considerarsi l'eccessiva velocità dei guidatori dei veicoli sopraggiunti.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione VI - 2, ordinanza numero 277 del 07/01/2022
Circolazione Stradale - Artt. 7, 204 e 205 del Codice della Strada - Provvedimenti del prefetto - Opposizione all'ordinanza ingiunzione - La circostanza che i parchimetri predisposti dal Comune per il pagamento della tariffa di sosta non accettino banconote o carte di credito, unitamente al fatto di essere sprovvisto di monete, non assolve l'onere della prova che la condotta vietata sia stata posta in essere senza colpa, e di aver fatto "tutto il possibile per osservare la legge" cosi che "nessun rimprovero possa essergli mosso", rimane a carico dell'agente poiché, in materia di sanzioni amministrative, vige il principio per cui è sufficiente la prova della condotta commissiva od omissiva contemplata dalla norma, dovendosi in tal caso presumere la sussistenza dell'elemento oggettivo in capo al trasgressore.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione VI - 2, ordinanza numero 14083 del 21/05/2021
Circolazione Stradale - Art. 7 del Codice della Strada - Sosta in zona a pagamento - Protrazione della sosta oltre orario di corresponsione della tariffa - Illecito amministrativo - La sosta a pagamento su suolo pubblico che si protrae oltre l'orario per il quale è stata corrisposta la tariffa non costituisce inadempimento contrattuale, ma illecito amministrativo, trattandosi di evasione tariffaria in violazione delle prescrizioni della "sosta regolamentata", introdotte per incentivare la rotazione e la razionalizzazione dell'offerta di sosta.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione VI, ordinanza numero 15678 del 23/07/2020
Circolazione Stradale - Artt. 7 e 157 del Codice della Strada - Sosta di veicoli a pagamento regolamentata da dispositivo di controllo - Riserva di stalli riservati alla sosta libera - Grava sulla Pubblica Amministrazione l'onere della prova dell'adozione dei necessari provvedimenti amministrativi finalizzati a destinare, nella zona interessata, una adeguata area adibita a parcheggio senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta. In mancanza detti provvedimenti, deve dare prova dell'adozione dei provvedimenti amministrativi atti a rendere inoperante l'obbligo di riservare un’area adeguata al parcheggio senza custodia o senza dispositivi di controllo di durata della sosta.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, ordinanza numero 2417 del 31/01/2018
Circolazione Stradale - Artt. 6, 7, 157, 158 e 188 del Codice della Strada - Divieto di fermata e di sosta dei veicoli - Presenza di un solo tipo di segnaletica - Attenuazione della visibilità di un segnale - Al fine della validità dell'accertamento della violazione del divieto di sosta, è sufficiente che vi sia la visibilità di un sol tipo di segnaletica (verticale o orizzontale) anche in difetto della compiuta e contemporanea visibilità di entrambi i detti tipi di segnaletica, anche alla luce del fatto che la semplice "attenuazione della visibilità di un segnale non comporta l'automatico venir meno del relativo obbligo o divieto.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, sentenza numero 5663 del 20/03/2015
Circolazione Stradale - Artt. 6, 7, 38 e 39 del Codice della Strada - Lavori stradali - Divieto temporaneo di sosta - Termini per l'apposizione segnaletica - In occasione dei lavori stradali, ai fini della configurabilità della violazione per sosta vietata, tra l'apposizione della segnaletica indicante il divieto temporaneo di sosta e l'entrata in vigore della stessa devono trascorrere almeno 48 ore, senza che sia consentita una valutazione soggettiva del giudicante sulla sufficienza o meno di detto termine.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione II, sentenza numero 13285 del 07/06/2007
Circolazione Stradale - Artt. 7, 158 e 159 del Codice della Strada - Accesso in Z.T.L. - Divieto di sosta - Avaria del veicolo - Non è sanzionabile il conducente che, a causa di un'improvvisa avaria meccanica del veicolo lascia lo stesso in sosta vietata, in orario diverso da quello ove vige il divieto, in Zona a Traffico Limitato e dimostra di essersi immediatamente adoperato ed aver richiesto l'intervento sul posto del carro attrezzi, giunto molte ore dopo, per trasportare il veicolo presso una officina.
.Corte di Cassazione Civile, Sezione I, sentenza numero 16515 del 05/08/2005
Circolazione Stradale - Artt. 7 e 143 del Codice della Strada - Posizione dei veicoli sulla carreggiata - Strada a senso unico di marcia - Circolazione contromano - L'art. 143 c.d.s. non da una definizione di circolazione contromano, ma la finalità della norma è improntata nel punire l'intralcio ed il pericolo per la sicurezza della circolazione in relazione alla presenza di veicoli che sopraggiungono in senso contrario; e tale ratio vale indiscutibilmente sia per l'ipotesi che il trasgressore circoli su una strada a doppio senso che, in particolar modo, per ipotesi in cui circoli su una strada a senso unico. E non vi è ragione di punire la prima condotta in maniera più lieve rispetto alla seconda che, altrimenti, sarebbe più blandamente sanzionata per la sola inosservanza del segnale verticale di divieto.
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